La linea è chiara e chi non si attiene a quella linea “noi lo sbattiamo fuori”. A chi prova ad accusare la Lega di essere un partito bulgaro, che oggi lo ha rieletto segretario per acclamazione, senza sfidante, il capo provinciale del Carroccio Cristian Invernizzi replica dicendo che la linea chiara e anche semplice della Lega è comunque una garanzia, “ed è chiaro che un partito come il nostro ormai deve abituarsi a stare sotto i riflettori. Ci stanno puntando, dicono e scrivono che la Lega ha molti problemi in diversi Comuni bergamaschi, ma qualcuno parla di Treviglio? E di Ardesio? Gli altri cosa fanno?”. “Dicono che la Lega candida i parenti dei suoi uomini politici. Ma qualcuno parla dell’Italia dei Valori, del cognato di Di Pietro, Cimadoro, e dell’altro parente onorevole Rota?”. Il segretario sembra voler abbracciare tutto il partito durante il suo intervento al congresso provinciale, ma si dedica anche a qualche problemino interno non meglio specificato: “Siamo abituati a far notizia, soprattutto quando quelle notizie ci si rivolgono contro e non sono positive per noi. Ma qualcuno ha anche preso il brutto vizio di andare a spifferare in giro quel che c’è al nostro interno. E’ bello il dissidio nella Lega, il confronto, ma la menzogna no, le cose dobbiamo dircele in faccia. Io sbaglio, posso sbagliare, succede quando si fanno delle scelte. Ma se restiamo compatti nessuno può farci nemmeno il solletico, perché a Bergamo non c’è nessuno come noi, con le nostre sezioni, le nostre feste, i nostri militanti. Se restiamo quel che siamo, ovvero militanti della Lega, altro che il 38 %, andremo oltre il 50%”. Invernizzi parla della Bergamasca come la provincia dove è più ampio il distacco tra Lega e Pdl (omette di dire che è la Provincia dove alle ultime regionali, dopo Sondrio, la Lega ha incassato più voti in percentuale) e ricorda i “tempi bui per il carroccio nel 2006, quando si viveva un momento difficile e si diceva che la nostra era una fronda contro Bossi e i colonnelli. Sono contento oggi, di essere arrivato fino a qui con voi”. E il segretario incassa con un sorriso anche il plauso di Roberto Calderoli: “Tre anni fa non ho votato per Cristian, lo dico chiaramente. Oggi ho voluto esserci anche per votare per lui, perché ha fatto davvero bene”.
Fonte: Bergamonews online
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