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venerdì 15 ottobre 2010

La Lega spinge sulla Legge anti-burqa


Come la francia, come Sarkozy: la legge anti-burqa sta per approdare anche in Italia; l’orientamento della maggioranza è quello di vietare di indossare burqa e niqab nei luoghi aperti al pubblico. Le posizioni delle proposte presentate da tutte le forze politiche in Commissione Affari Costituzionali sono molto distanti tra loro ed è quindi improbabile che si riesca ad arrivare ad un testo unificato, me mentre l’opposizione presenta posizioni più variegate, la maggioranza è compatta su proposte volte ad un divieto assoluto, senza deroghe.

PENE PESANTI – E’ la Lega con le due proposte di legge presentate dal neo Governatore del Piemonte Roberto Cota e dal nuovo capogruppo a Montecitorio Marco Reguzzoni la forza politica più agguerrita: per il Carroccio il burqa deve essere vietato sempre, senza deroghe per motivi religiosi o culturali e per i trasgressori, secondo la proposta Reguzzoni, sono previste sanzioni fino a 300 euro, che il magistrato puo’ commutare nell’obbligo di prestare un’attivita’, non retribuita s’intende, a favore della collettivita’ “per finalita’ sociali o culturali”.

MAGGIORANZA COMPATTA – Per chi invece obbliga una donna in Italia ad indossare burqa o niqab, secondo la proposta depositata da PdL e Lega con Isabella Bertolini, sono previste pene carcerarie e multe salatissime: si parla di un anno di prigione e di 30mila euro di sanzioni. Anche se nel corso del dibattito è probabile che queste sanzioni verranno rese meno pesanti, è probabile che verranno confermate in forma più leggera. Quindi se l’orientamento sarà quello descritto sarà difficile che nel testo finale ci potranno essere “giustificati motivi” per indossare il burqa, come quelli di natura religiosa, etnica o culturale, a condizione che la persona mantenga il volto “scoperto e chiaramente riconoscibile.

Fonte:Adnkronos

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